Guido Albertelli

Italian engineer and politician
The basics

Quick Facts

IntroItalian engineer and politician
PlacesItaly
wasEngineer Engineer Politician
Work fieldEngineering Politics
Gender
Male
Birth24 January 1867, Parma, Province of Parma, Emilia-Romagna, Italy
Death29 September 1938Rome, Province of Rome, Lazio, Italy (aged 71 years)
The details

Biography

Guido Albertelli (Parma, 24 gennaio 1867 – Roma, 29 settembre 1938) è stato un ingegnere, progettista e politico italiano, tra i fondatori, nel 1892, del Partito dei Lavoratori Italiani.

Biografia

Di modeste origini (era figlio di un fabbro) seguì studi tecnici e si laureò in ingegneria all'università di Bologna. Si occupò principalmente di ingegneria idraulica e urbanistica, progettando acquedotti, bonifiche e piani regolatori edilizi. Pubblicò studi sulle acque salienti e sulla formazione idrogeologica della valle del Po e della Sicilia. Si devono a lui il progetto del nuovo acquedotto di Parma, della fabbrica del ghiaccio di Parma e di vari acquedotti in Sicilia. Il paese di Carlentini gli concesse nel 1912 la cittadinanza onoraria e gli intitolò una piazza per aver costruito, in quattro anni di lavoro, l'acquedotto che portava l'acqua al paese.

Entrato in politica, fu tra i fondatori del Partito dei Lavoratori Italiani al congresso di Genova del 1892, e partecipò a tutti i successivi congressi fino al fascismo. Fu anche tra i fondatori della Camera del lavoro di Parma (1893) e svolse un'intensa attività di organizzazione dei lavoratori, specie tra i contadini della Bassa parmense. Di idee riformiste, respinse il massimalismo, pronunciandosi a favore di alleanze strategiche con gli altri partiti della sinistra.

Il collaudo del ponte Littorio, poi ribattezzato nel dopo guerra in ponte Albertelli tra Colorno e Mezzani

Fu eletto al Parlamento del Regno d'Italia per il collegio di Parma nord nella XXI Legislatura (1900-1902) e nella XXIV e XXV Legislatura (1913-1921).

Durante la prima guerra mondiale assunse posizioni neutraliste e tale atteggiamento gli costò qualche pubblica manifestazione ostile da parte anche di alcuni suoi elettori. In parlamento fu però molto ben considerato, contando tra i suoi estimatori Agostino Berenini, Filippo Turati, Claudio Treves e Camillo Prampolini.

Fu eletto più volte consigliere comunale e provinciale di Parma. Nelle elezioni del 1921 fu sconfitto dal nuovo capo carismatico delle masse popolari parmigiane, Guido Picelli. Nel 1925 sfuggì a stento ad un attentato tesogli dai fascisti, durante il quale la sua casa e lo studio di Borgo Tommasini furono distrutti, e fu costretto a trasferirsi con la famiglia a Roma, a suo dire "in esilio", dove morì nel 1938.

Si sposò con Angela Gabrielli, laureata in lettere a Bologna con Giosuè Carducci e insegnante di italiano alle Scuole Magistrali di Parma. Ebbero tre figli, ai quali venne dato il nome di eroi garibaldini: Nullo, Ippolito Nievo e Pilo. Nullo (1900-1968) fu un valente ingegnere e collaborò con il padre a diversi progetti; Ippolito Nievo (1901-1938) fu un celebre violoncellista; Pilo (1907-1944), filosofo e attivista antifascista, fu ucciso dai nazisti nell'eccidio delle Fosse Ardeatine.

A Parma gli è intitolata, assieme al figlio Pilo, strada Guido e Pilo Albertelli, una via che collega via Garibaldi a via Verdi. Progettò il ponte del Littorio, sul fiume Parma tra Colorno e Mezzano Superiore. Inaugurato nel 1932, nel dopoguerra venne rinominato Ponte Albertelli.

Note

Bibliografia

  • R. Lasagni, Dizionario biografico dei Parmigiani, ed. PPS, Parma 1999
  • Gianni Capelli, in Gazzetta di Parma del 13 aprile 1999, p. 21
Controllo di autoritàVIAF: (EN90223318 · SBN: IT\ICCU\LO1V\013652
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