Biography
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Quick Facts
Intro | Italian politician | |
Places | Italy | |
was | Politician | |
Work field | Politics | |
Gender |
| |
Birth | 7 October 1812, Parma, Province of Parma, Emilia-Romagna, Italy | |
Death | 23 July 1886Rome, Province of Rome, Lazio, Italy (aged 73 years) |
Biography
Giuseppe Borsani (Parma, 7 ottobre 1812 – Roma, 23 luglio 1886) è stato un politico italiano.
Biografia
Figlio di Luigi(1764-1840) avvocato e notaio di Piacenza, trasferitosi a Parma a seguito del matrimonio con Teresa Riga.
Era nipote di Gian Domenico(1740-1795) famoso magistrato di Piacenza e podestà di Fiorenzuola e Castel S.Giovanni. Giuseppe era ancora studente di legge quando, non approvando alcune norme enunciate dal Ducato di Parma, si presentò armato davanti al palazzo della duchessa. La pistola era scarica, era solo un atto dimostrativo. Questo atto, comunque, gli procurò l'iscrizione nella lista dei compromessi nei moti del 1831.
Prese notevole parte ai rivolgimenti del 1848 e sedette nell'Anzianato tra i notabili aggiunti all'assemblea del 20 marzo 1849, ma dopo gli avvenimenti del 1848-1849 fu costretto all'esilio in Piemonte. Indubbiamente le sue idee favorevoli all'unità d'Italia, già espresse nelle assemblee di Parma e Piacenza lo costrinsero a rifugiarsi in Piemonte. Dopo aver insegnato nelle università di Alessandria e Torino, fu delegato a reggere, come ministro, i dipartimenti dell'Interno e della Giustizia e dell'Istruzione, . Entrò ben presto nelle sfere del governo di Cavour che gli affidò incarichi delicati come quello di rientrare a Piacenza e Parma e, avendo l'immunità di "Ministro ambasciatore", sondare la disponibilità al regno della cittadinanza, in special modo quella di Parma. Infatti va ricordato il titolo di Primogenita attribuito solo a Piacenza, essendo Parma ancora indecisa.
Il nostro Giuseppe rientrò in Piemonte continuando la sua carriera giudiziaria raggiungendo l'alto grado di avvocato generale presso il Tribunale Supremo di Guerra e Marina, il 24 settembre 1868, dopo aver rivestito, dal 5 novembre 1866 la carica di Procuratore Generale della Corte d'Appello di Palermo. (sono riuscito ad ottenere il discorso ufficiale che il mio avo fece il 2 gennaio all'apertura dell'Assise). Si dedicò allo studio del diritto specializzandosi nella procedura penale.
Pubblicò svariati saggi: -Il sistema dei tributi - 1850 -L'uomo e la società- 1875 -Come progrediscono gli istituti giudiziari- 1859 -Gli uffici della storia nel progresso della pubblica amministrazione - 1860 -Un commento al codice di procedura civile
Il 6 novembre 1873 fu eletto senatore del regno e durante tale prestigiosa carica presentò al senato varie e numerose relazioni: -Codice penale del regno d'Italia -Inchiesta sulla Sicilia -Modificazioni alle leggi esistenti sul reclutamento dell'esercito - Ecc, ecc.
Muore a Roma il 23 luglio del 1886.
Risulta omonimo di Giuseppe ingegnere di Abbiategrasso, costruttore del cimitero della città che gli ha allestito una bella lapide e gli intitolò una via, ma le mie molte ricerche mi invitano a separare i due personaggi. Infatti Giuseppe Borsani, ingegnere civile, era nato ad Abbiategrasso il 15 aprile 1850 e morì a Ghiffa sul lago Maggiore il 17 agosto 1906. Come il suo omonimo senatore, si dedicò alla vita politica, dopo essere stato volontario con Garibaldi, divenendo deputato al Parlamento, senza tuttavia trascurare l'amore per la sua Abbiategrasso, di cui fu a lungo sindaco, ricoprendo cariche importanti anche presso la Provincia di Milano. Progettò, come ricordato, il Cimitero di Abbiategrasso, realizzando la pregevole opera che ancora si può vedere e colà volle essere sepolto, anche se, come detto, mancò a Ghiffa, nella casa della sorella Maria Borsani Baj. Ma, per un increscioso errore, la sua tomba venne demolita e le sue ossa vennero successivamente poste in una fossa comune nonostante la sua città, in segno di riconoscenza, gli avesse dedicato una lapide e intitolato una via in centro, la stessa via nella quale aveva abitato per anni.
Onorificenze
Grand'Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro | |
Grand'Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia | |
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