Gianfranco Paglia (Sesto San Giovanni, 17 luglio 1970) è un militare e politico italiano, medaglia d'oro al valor militare e deputato per Futuro e Libertà per l'Italia nella XVI Legislatura. La sua storia ha ispirato la fiction Le ali, trasmessa su Rai 1 il 9 novembre 2008.
Biografia
Nel 1992 frequenta la Scuola allievi ufficiali di complemento di Cesano e il corso paracadutisti, venendo assegnato al 183º Reggimento paracadutisti "Nembo". Sottotenente paracadutista ha partecipato alla missione IBIS UNOSOM II in Somalia. Nella battaglia del Pastificio (Mogadiscio, 2 luglio 1993) è stato gravemente ferito alla colonna vertebrale, e ha perso l'uso delle gambe. Per la sua azione in combattimento ha ricevuto la medaglia d'oro al valor militare. Nonostante l'invalidità nel 1997 è tornato a prestare servizio nell'Esercito, prendendo parte alla missione SFOR in Bosnia.
Nel 2008 si è presentato alle elezioni politiche per la Camera dei deputati nel collegio Campania 1, risultando eletto per il Popolo della Libertà. Membro della commissione Difesa, nell'agosto del 2010 aderisce insieme ai finiani al gruppo parlamentare Futuro e Libertà per l'Italia. Alle elezioni del febbraio 2013 non è stato rieletto.
Rientrato in servizio da tenente colonnello dopo l'esperienza parlamentare, alla Brigata bersaglieri "Garibaldi", nel luglio 2013 è stato chiamato come consulente dal ministro della Difesa Mario Mauro e poi, come consigliere, del ministro Roberta Pinotti. Nel 2016, capitano della prima squadra paralimpica della Difesa, è stato eletto consigliere nazionale della Federazione Italiana Tennistavolo.
Onorificenze
| Medaglia d'oro al valor militare |
| «Comandante di plotone paracadutisti, inquadrato nel contingente italiano inviato in Somalia nell'ambito dell'operazione umanitaria voluta dalle Nazioni Unite, partecipava con il 183º Reggimento paracadutisti "Nembo" al rastrellamento di un quartiere di Mogadiscio. Nel corso dei successivi combattimenti, proditoriamente provocati dai miliziani somali, con perizia ed intelligenza concorreva con le forze alle sue dipendenze allo sganciamento di alcuni carri rimasti intrappolati nell'abitato. Dopo aver sgomberato con il proprio veicolo corazzato alcuni militari feriti, di propria iniziativa si riportava nella zona del combattimento e, incurante dell'incessante fuoco nemico, coordinava l'azione dei propri uomini, contrastando con l'armamento di bordo l'attacco nemico. Per conferire più efficacia alla sua azione di fuoco si sporgeva con l'intero busto fuori dal mezzo esponendosi al tiro dei cecchini che lo colpivano ripetutamente. Soccorso e trasferito presso una struttura sanitaria di Mogadiscio, reagiva con sereno e virile comportamento alla notizia che le lesioni riportate gli avevano procurato menomazioni permanenti. Chiarissimo esempio di altruismo, coraggio, altissimo senso del dovere e saldezza d'animo. Mogadiscio, 2 luglio 1993» — 17 marzo 1995 |
| Grand'Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica italiana |
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| Croce per anzianità di servizio militare (25 anni di servizio) |
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| Croce commemorativa unificata per le missioni di pace all'estero (oltre 3 missioni) |
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| Croce commemorativa per soccorso umanitario all'estero |
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| Medaglia commemorativa operazioni ONU in Somalia, missione "Restore Hope" |
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| Medaglia commemorativa operazioni ONU in Somalia, missione "UNOSOM II" |
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| Medaglia commemorativa operazioni NATO nella la ex-Jugoslavia, missione "IFOR" e "SFOR" |
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| Medaglia commemorativa operazioni NATO in Kosovo, missione "KFOR" |
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| International Force for East Timor Medal |
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| Croce di Commendatore dell'Ordine al merito sotto il titolo di San Lodovico |
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Note
Voci correlate
Altri progetti
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