Furio Alpino

Furio Alpino (I secolo a.C. – I secolo a.C.) è stato un poeta romano.

Alpino scrisse una tragedia intitolata Memnone ad imitazione di quella di Eschilo incentrata sulla figura di Memnone re di Persia e d'Etiopia. Lo stile di tale opera apparve ad Orazio sì gonfio, sì duro e sì grossolano, che disse: "Memnone esser morto per le mani del poeta senz’aspettare il colpo di Achille". Lo stesso Orazio lo chiama turgidus Alpinus.

Alpino era anche autore di un poema eroico sulla guerra di Germania, o Pragmatia belli Gallici sulle guerre di Cesare in Gallia, in cui appare una descrizione del Reno considerata talmente ridicola e mal fatta che il fiume non è riconoscibile.

È dubbio se sia anche da identificare col coevo poeta romano Marco Furio Bibaculo, autore secondo Plinio il Vecchio di un'opera in prosa, Lucubrationes ("Veglie"), e anch'egli di un poema epico sulla guerra gallica di Cesare, gli Annales, di cui restano però pochissimi frammenti.