Filippo Antolini

Italian achitect
The basics

Quick Facts

IntroItalian achitect
PlacesItaly
wasArchitect Engineer
Work fieldEngineering
Gender
Male
Birth15 August 1787, Rome, Province of Rome, Lazio, Italy
Death6 April 1859 (aged 71 years)
Star signLeo
Family
Father:Giovanni Antonio Antolini
The details

Biography

Filippo Antolini (Roma, 15 agosto 1787 – 6 aprile 1859) è stato un architetto e ingegnere italiano.

Biografia

Filippo Antolini nasce il 15 agosto 1787 da Anna Balestra, sorella dell'architetto Vincenzo Balestra, e da Giovanni Antonio Antolini, architetto e urbanista.

Cresciuto a Roma, in un ambiente culturale vivace e cosmopolita, ancora giovanissimo venne coinvolto nel gruppo di artefici del Foro Bonaparte di Milano, guidato dal padre. Nel 1803 si trasferì a Bologna con la famiglia e qui si formò come ingegnere, iniziando poi una proficua carriera di progettista.

La barriera daziaria di Porta Santo Stefano a Bologna.

Ha costruito e modificato i palazzi dei Baciocchi in città e in villa, ha disegnato la nuova barriera daziaria o Barriera Gregoriana di Porta Santo Stefano (1843), il Teatro anatomico dell'Università di Bologna (1818) e la porta carraia del Palazzo comunale, di fronte alla Dogana Vecchia. Nella Certosa di Bologna ha realizzato i monumenti Beccadelli e Cavazzoni Zanotti.

In regione ha progettato l'edificio delle Terme di Porretta, il tempietto Bragaldi della Villa Centonara a Castel Bolognese, il tempietto di Villa Rossi a Biancanigo, il teatro di Bagnacavallo.

Partendo dalla lezione neoclassica del padre, la sua architettura è approdata, nelle sue ultime opere - la chiesa di San Cassiano a Imola e la chiesa di San Giuseppe dei Cappuccini a Bologna - ad un linguaggio neorinascimentale vicino a quello di Cosimo Morelli.

Filippo Antolini muore il 6 aprile 1859, pochi giorni dopo esser stato colpito da paralisi. È sepolto in Certosa, nel Loggiato delle Tombe al numero 219.

Bibliografia

  • S. Muzzi, Breve cenno riguardante la vita e le opere del professore Filippo Antolini, Monti al Sole, Bologna, 1859
  • M. Giulia Marziliano, San Giuseppe ai Cappuccini: un progetto di eccellenza culturale di Filippo Antolini, in Roberto Sernicola (a cura di), San Giuseppe ai Cappuccini, Ferrara, Edisai,2001, pp. 33-44
  • Silvia Benati, Un affresco politico-sociale: la Società del Casino (1809-1823), in Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi (a cura di), Negli anni della Restaurazione, Bologna, Museo del Risorgimento, 2000, p. 81, nota 20
  • Maria Beatrice Bettazzi, Filippo Antolini e la "macchina infinita". I restauri ottocenteschi di San Petronio, in Giuliano Gresleri, Pier Giorgio Massaretti (a cura di), Norma e arbitrio: architetti e ingegneri a Bologna 1850-1950, Venezia, Marsilio, 2001, pp. 95-105
  • Maria Beatrice Bettazzi, Filippo Antolini e le vicende della Bologna preunitaria, in Strenna storica bolognese, 49, 1999, pp. 89-100
  • Giuseppe Bosi, Archivio patrio di antiche e moderne rimembranze felsinee, ristampa anastatica, Sala Bolognese, A. Forni, 1975, vol. 4, p. 123
  • Francesco Ceccarelli, L'intelligenza della città. Architettura a Bologna in età napoleonica, Bologna, Bononia University Press, 2020, p. 95
  • Tiziano Costa, Grande libro dei personaggi di Bologna. 420 storie, Bologna, Costa, 2019, p. 22
  • Ezio Godoli, Architettura e città, in Aldo Berselli (a cura di), Storia della Emilia Romagna, Imola, University Press Bologna, 1980, vol. 3, pp. 1167-1168
  • Anna Maria Matteucci, Architettura e decorazioni in Bologna all'epoca di Stendhal, in L'Archiginnasio, 66-68, vol. 2, 1971-1973, p. 730
  • Marco Poli, Accadde a Bologna. La città nelle sue date, Bologna, Costa, 2005, p. 210
  • Angelo Raule, Architetture bolognesi, 3ª ed. riveduta e integrata, Bologna, Guidicini e Rosa, 1976, p. 103

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